venerdì 23 aprile 2010

I PASTELLI

I pastelli sono una delle tecniche che preferisco : i colori sono mescolabili tra loro e permettono di realizzare effetti chiaroscurali molto delicati ed espressivi e una vasta gamma di tonalità di colore.

Sono inoltre molto interessanti per i ragazzi, sia per la loro praticità, non richiedendo altri strumenti, tipo pennelli, vasetti con acqua o solventi ecc., sia perchè sviluppano la loro abilità manuale nell'usare lo strumento pastello che racchiude in se sia e caratteristiche del disegno, in quanto si usa come una matita per tracciare segni, sia di tecnica dei colori .


I primi passi per conoscere il pastello sono simili a quelli della ricerca del chiaroscuro a matita: si iniziano tracciare linee vicine e parallele cercando di coprire in modo omogeneo uno spazio bianco.


Si osserva il risultato e si continua ad esercitarsi nel ricercare altri spazi più chiari e più scuri sovrapponendo linee di colore oppure variando la pressione con cui si traccia il segno.


Intrecciando i colori, secondo la teoria del colore, otteniamo i vari tipi di colore: se traccio delle linee gialle e poi incrocio sopra delle linee rosse, allontanando il foglio il mio occhio percepirà il colore arancione e così via. Durante i miei lavori a progetto nelle scuole primarie faccio inizialmente realizzare i primi lavori utilizzando solo i pastelli blu, rosso e giallo e grande è lo stupore quando i bambini si rendono conto che rioescono a far 'apparire' sul foglio anche gli altri colori. Cerco di far capire loro che questi strumenti sono come delle bacchette magiche e che bisogna imparare ad usarle al meglio, come dei veri maghetti!

Con i primi esercizi si inizia ad allenare la mano e l'occhio a individuare le diverse gradazioni di colore poi man mano che si fa pratica si riescono a tracciare immediatamente i tipi di linee colorate con l'effetto coloristico desiderato e con la pratica si riescono a tracciare le linee sempre più vicine finchè non se ne percepira più la forma ma si vedrà solo una velatura omogenea di colore.

Esercizi di intrecci di linee e ricerca dei colori secondari nelle diverse gradazioni:


I miei disegni proposti nelle scuole primarie per lo studio dei pastelli:
Ricerca di intrecci di linee e utilizzo di linee diverse: per esempio per realizzare l'erba del secondo disegno ho utilizzato lineette curve che variano di dimensione nei tre spazi del prato per creare un effetto di profondità. Più gli oggetti, in questo caso l'erba si allontanano dall'osservatore più rimpiccioliscono.




Esercizi dei bambini delle scuole primarie (dalla classe prima alla quinta) con le schede dei miei corsi:









CENTRI ESTIVI : CARTELLONI REALIZZATI CON COLLAGE DI PEZZI DI CARTA COLORATI A TRATTEGGIO CON PASTELLI E PASTELLI A CERA DAI BAMBINI



I miei fiori a pastello su carta bianca ruvida e su carta da pacchi (gli ultimi tre):



Una mia copia di un quadro di Marc Chagall.
I pastelli acquerellabili sono stati usati su una tavola di compensato preparata con una base di stucco per legno poi fissati con la vernice.

Volto a pastelli




I miei disegni a pastelli dedicati ai più piccoli:


venerdì 16 aprile 2010

Osservo...conosco...disegno: I pennarelli

Ho provato a usare i pennarelli a tratteggio e a puntini come si fa con le matite e i pastelli alla ricerca di effetti di chiaroscuro e sfumature di colore...



martedì 13 aprile 2010

Osservo...conosco...disegno: IL CHIAROSCURO

Il chiaroscuro è un metodo grafico e pittorico con cui il disegnatore riproduce la luce e l'ombra che servono per creare l'effetto tridimensionale di un oggetto rappresentato su un foglio o tela bidimensionali.
Tra il bianco della luce (il bianco del foglio di carta) e l'ombra (la grafite della matita) stanno tante sfumature di luce che si chiamano gradienti di luminosità che ci fanno percepire il volume degli oggetti.
Come si realizza il chiaroscuro?
- SFUMATO cioè realizzato con progressive sfumature, reso con vari intreccci di linee
- a TRATTEGGIO o PUNTINATO, con accostamenti di linee o punti più o meno fitti
-a MEZZA TINTA o A MACCHIA con nette separazioni di chiaro e scuro.

Mescolando il bianco e nero (tempere) in proporzioni progressive, si possono ottenere innumerevoli gradazioni di chiaroscuro. Ciascuna sfumatura si chiama TONO.

In un primo momento traccio tante linee cercando di capire come variarle aumentando o diminuendo la pressione della mano, tracciando la linea in modo lento o veloce, seguendo un percorso dentellato o ondulato...ogni tipo di segno potrà assumere un significato specifico in base al disegno per cui verrà utilizzato.

In questa scheda, nel primo riquadro a sinistra si tracciano le linee dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra (per non sporcare il foglio passando sopra con la mano ai segni già tracciati) e si fa attenzione a mantenere la stessa distanza tra le linee parallele e mantenendo il più ppossibile la stessa pressione dall'inizio della linea alla fine. La matita va 'guidata' da un punto all'altro del quadrato senza lasciare spazi vuoti prima del bordo. nel secondo quadrato intreccio le linee con le stesse caratteristiche delle prime ma cambiando direzione. Avanti così fino all'ottavo quadrato. Risulteranno 8 gradazioni di grigio diverse una un pò più scura dell'altra. Lo stesso esercizio posso farlo usando linee ondulate e seghettate.

In questi riquadri ho tracciato delle linee guida all'interno di un rettangolo, per aiutare a vedere la distanza tra le tonalità che voglio trovare all'interno della superficie. Procederò come nell'esempio appena fatto dei quadrati, solo che aumenterò le sovrapposizioni all'interno dello stesso spazio e saltando ogni volta una fascia...si ottiene la gradazione all'interno del rettangolo. Nel caso dei puntini nella prima fascia ne distribuisco pochi e aumento man mano che passo alla fascia successiva facendo attenzione a 'spargerli' im modo omogeneo.
In questi quadrati realizzo le gradazioni senza tracciare le linee guida e indicando con una freccetta esterna lo spazio che indica la provenienza della luce.
Esercizio di intrecci di chiaroscuro. Man mano che ci si esercita si cerca di tracciare le linee sempre più vicine tra loro, finchè si arriverà a non distinguerle più e si ottiene l'effetto sfumato. Lo sfumato è difficile da realizzare in modo omogeneo senza aver prima esercitato la mano, l'occhio e il cervello che li comanda con gli esercizi visti precedentemente.
esercizio di chiaroscuro


Su un foglio marroncino intreccio la luce che è il colore bianco e l'ombra il colore nero.
Esercizi di ombre su un cubo con diverse fonti luminose
Il chiaroscuro su un superficie sferica è un pò complesso ma in aiuto ci viene lo schema a sinistra: tenendo presente che l'ombra si trova all'opposto della luce si tracciano le zone di massima luce e massima ombra e si cerca di unirle con le gradazioni verso l'una e l'altra.
Nel terzo disegno in cui si riconosce un frutto, ho cosparso di grafite il foglio bianco rendendolo grigio e ho poi disegnato con la gomma la luce che definisce l'oggetto che incontra e asportando con la gomma pane la grafite dove dovevo ottenere le diverse tonalità di grigio.
effetti di luce cu coni e piramide
queste sono due schede che uso per i progetti destinati ai bambini delle scuole primarie, per la ricerca del chiaroscuro
Natura morta a tratteggio, studio per quadro a olio
Ingrandimento di una foto e chiaroscuro a matita con il metodo sfumato.
Studio di una rosa a tratteggio.
Il tratteggio è molto usato nei fumetti anche in quelli colorati.