"Non dai grigi"
Ho voltato le spalle al dolore
oggi
su questa falce di sabbia
di sudore di nebbia impastata
dove le orme sono ombre
sospiri di pesi
accenni di corpi
che erano
e più non sono.
Ho voltato le spalle
oggi
a questo mare di onde assassine
neri lucidi dorsi
archi di orche
che ti par di sentirne l'odore
di denti schiumante
nel vento che spinge
e che arranca ansimante
come lupo affamato
su massi di confine
tra terre non sue
non tue.
Ho voltato le spalle al dolore
oggi
ché sempre
e sempre
ho fissato negli occhi
questo mare grigiastro
di peli di lupo putrefatti
fluttuante.
Sempre ho scorto
lontana e vicina
quell'onda più nera del nulla
ingrandirsi in un riso beffardo
come d'uomo della notte
che impietrisce i bambini
per bocca di madri sfinite.
Sempre l'ho aspettata
con gli occhi negli occhi
e in avanti le mani
vani scudi di stoffa leggera
al trascinare del furore
sì che diventi strumento
tra strumenti d' orchestra impazzita
in suoni malati
di cuccioli sogni infranti.
Manciate di stelle
contro scogli scaraventate.
Sempre sono tornata
su questa falce di luna tagliente
nel mio cerchio tra l'orme.
In piedi.
A scrutare l'orizzonte
ferito e perso anch'esso
in quello sconquasso di note.
Cani senza più padroni.
Unghie graffianti
su vecchie lavagne sbiadite.
In deserti di aule deserte.
Oggi no.
Ho voltato le spalle al dolore
oggi
su questa sabbia di fumi.
Accucciata sottovento
perchè nessun odore
le tempie mi morda.
Ubriaca di bottiglie di silenzi
perchè nessun ansimare
di labbra il profilo evidenzi.
Con gli occhi chiusi.
Con abbandonate in grembo
le stoffe leggere
a riposare.
Per darmi il tempo di un sorriso.
Ho voltato le spalle
oggi.
Sì.
perchè quando anch'io sarò orme
tra mille e mille orme
voglio che non dai grigi
di piogge di attese d'angoscia
tu le riconosca
ma da pozze di arcobaleni
di sorrisi silenziosi
e quieti.
Poesia vincitrice del 1° premio al concorso "Tra Piave e Livenza", anno 2008
Marisa Pizzol
Cell. 328 7514567
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