Tra il bianco della luce (il bianco del foglio di carta) e l'ombra (la grafite della matita) stanno tante sfumature di luce che si chiamano gradienti di luminosità che ci fanno percepire il volume degli oggetti.
Come si realizza il chiaroscuro?
- SFUMATO cioè realizzato con progressive sfumature, reso con vari intreccci di linee
- a TRATTEGGIO o PUNTINATO, con accostamenti di linee o punti più o meno fitti
-a MEZZA TINTA o A MACCHIA con nette separazioni di chiaro e scuro.
Mescolando il bianco e nero (tempere) in proporzioni progressive, si possono ottenere innumerevoli gradazioni di chiaroscuro. Ciascuna sfumatura si chiama TONO.
In un primo momento traccio tante linee cercando di capire come variarle aumentando o diminuendo la pressione della mano, tracciando la linea in modo lento o veloce, seguendo un percorso dentellato o ondulato...ogni tipo di segno potrà assumere un significato specifico in base al disegno per cui verrà utilizzato.
In questa scheda, nel primo riquadro a sinistra si tracciano le linee dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra (per non sporcare il foglio passando sopra con la mano ai segni già tracciati) e si fa attenzione a mantenere la stessa distanza tra le linee parallele e mantenendo il più ppossibile la stessa pressione dall'inizio della linea alla fine. La matita va 'guidata' da un punto all'altro del quadrato senza lasciare spazi vuoti prima del bordo. nel secondo quadrato intreccio le linee con le stesse caratteristiche delle prime ma cambiando direzione. Avanti così fino all'ottavo quadrato. Risulteranno 8 gradazioni di grigio diverse una un pò più scura dell'altra. Lo stesso esercizio posso farlo usando linee ondulate e seghettate.
In questi riquadri ho tracciato delle linee guida all'interno di un rettangolo, per aiutare a vedere la distanza tra le tonalità che voglio trovare all'interno della superficie. Procederò come nell'esempio appena fatto dei quadrati, solo che aumenterò le sovrapposizioni all'interno dello stesso spazio e saltando ogni volta una fascia...si ottiene la gradazione all'interno del rettangolo. Nel caso dei puntini nella prima fascia ne distribuisco pochi e aumento man mano che passo alla fascia successiva facendo attenzione a 'spargerli' im modo omogeneo.
In questi quadrati realizzo le gradazioni senza tracciare le linee guida e indicando con una freccetta esterna lo spazio che indica la provenienza della luce.
Esercizio di intrecci di chiaroscuro. Man mano che ci si esercita si cerca di tracciare le linee sempre più vicine tra loro, finchè si arriverà a non distinguerle più e si ottiene l'effetto sfumato. Lo sfumato è difficile da realizzare in modo omogeneo senza aver prima esercitato la mano, l'occhio e il cervello che li comanda con gli esercizi visti precedentemente.
Il chiaroscuro su un superficie sferica è un pò complesso ma in aiuto ci viene lo schema a sinistra: tenendo presente che l'ombra si trova all'opposto della luce si tracciano le zone di massima luce e massima ombra e si cerca di unirle con le gradazioni verso l'una e l'altra.
Nel terzo disegno in cui si riconosce un frutto, ho cosparso di grafite il foglio bianco rendendolo grigio e ho poi disegnato con la gomma la luce che definisce l'oggetto che incontra e asportando con la gomma pane la grafite dove dovevo ottenere le diverse tonalità di grigio.
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